Nella Valle dei Crateri uno o due volte ogni cent’anni c’è un vento che si chiama il Polverone che sale dal fondo della terra lungo gli imbuti asciutti dei crateri e per tre giorni come le lingue dei gatti che raspano, lecca le case e le facce degli abitanti di quella zona. E allora succede che tutti perdono la memoria e i figli non riconoscono i padri, le mogli i mariti, le ragazze i fidanzati, i bambini i genitori e tutto diventa un caos di sentimenti nuovi.
Poi cessa il vento risucchiato dentro i crateri e lentamente ogni cosa torna come prima e nessuno ricorda quello che è successo nei tre giorni del Polverone.
Tonino Guerra Estratto da Il polverone